Al Salone di Ginevra 2015, l’AD di FCA Sergio Marchionne ha messo nero su bianco le sue intenzioni (peraltro ormai prevedibili) di riposizionare verso l’alto la percezione e l’immagine del brand Fiat. Ci sarà quindi una svolta “premium”? Ecco tutti i dettagli.
NUOVA ROTTA – In realtà la notizia non ci ha colti esattamente impreparati: dagli ultimi piani industriali, infatti il marchio Fiat ha iniziato progressivamente a perdere la sua connotazione “generalista”, cioè quella di produttore con una gamma fitta di modelli per coprire tutte le categorie di auto, come per esempio fanno Renault, Ford, Opel e altre.
SCIA TEDESCA – Secondo Marchionne la strategia da preferire è quella che massimizza le possibilità di profitto, piuttosto che il mero numero di vetture prodotte; l’AD abruzzese ha inoltre fatto presente che le tre marche del lusso tedesche nel 2014 in Europa hanno venduto più della Fiat: Audi 726.059, BMW 676.410, Mercedes 652.373, contro le 586.271 unità della marca Fiat, che nelle statistiche è appena sopra della Skoda (582.140 vetture).
MENO MASSA – Naturale epilogo della situazione sarà quindi una Fiat non più etichettata come “produttore di massa”, ma con una gamma meno completa e più concentrata sulle tipologie di vetture che sa fare meglio.
FULCRO – Come già annunciato più o meno chiaramente, la nuova gamma andrà progressivamente a svilupparsi attorno alle due linee prodotto: quella pratica e razionale, che vede la Panda come punto di riferimento e quella più emozionale, legata alla famiglia 500 (berlina, della quale è in arrivo il restyling, 500L e 500X). La fase di trasformazione vedrà poi protagoniste la nuova Fiat Bravo, che sarà prodotta dal 2016 in Turchia, e l’erede della Fiat Punto: quest’ultima, dopo tante incertezze, si dovrebbe fare, ma non è ancora chiaro che “tipo” sarà.
JEEP E ALFA – In sostanza, ha concluso Marchionne, il brand Fiat non inseguirà più volumi di vendita e quote di mercato come un tempo; ciò che la società realizzerà nei prossimi 5-10 anni sarà un riposizionamento e una riconfigurazione del gruppo FCA nel mercato all’insegna dell’espansione del marchio Jeep, già in corso, e del lancio (anch’esso globale) dell’Alfa Romeo come marchio sportivo di prestigio.
E voi che ne pensate? Avrà scelto la strada giusta? Ditecelo nei commenti qui sotto.